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Scafati, l’ex sindaco replica ad Aliberti sulla Corte dei Conti: la sua amministrazione fa spese superflue di natura propagandistica Provincia Provincia e Regione 

Scafati, l’ex sindaco replica ad Aliberti sulla Corte dei Conti: la sua amministrazione fa spese superflue di natura propagandistica

Rischio dissesto per il Comune di Scafati, è botta e risposta a distanza tra il sindaco Pasquale Aliberti e l’ex sindaco e consigliere comunale di Fratelli d’Italia Cristoforo Salvati.
“Il Sindaco pro-tempore omette un passaggio fondamentale nelle sue dichiarazioni e cioè che è lui il responsabile dello scioglimento per infiltrazione mafiosa che lo vede imputato in un processo penale di scambio politico-mafioso. – spiega il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Cristoforo Salvati – Il piano di riequlibrio è stata infatti la conseguenza della sua mala-gestio e chi lo ha succeduto, mi riferisco alla gestione Commissariale (2017-2019) e al sottoscritto (2019 -2022), ha solo messo in campo azioni dirette a ridurre il disavanzo e a trovare soluzioni ai disastri da lui provocati. Tante le attività svolte in un fase difficile, interessata anche dal Covid, a cominciare dalla stima del valore delle Farmacie che ha portato ad una corretta valutazione economica delle stesse, al Bando per la loro vendita, in linea con il piano di riequlibrio, dall’attività svolta sul contenzioso pregresso tesa al risparmio degli interessi di mora e degli oneri aggiuntivi attraverso lo strumento delle transazioni.
Siamo poi riusciti ad evitare la prescrizione dei ruoli TARI attraverso l’investitura dell’Agenzia delle Entrate e per la partecipata A.C.S.E. abbiamo ridotto i costi di gestione con l’Amministratore Unico in linea con la gestione commissariale. Sul fronte dei tributi abbiamo dato incarico ad una società per ottimizzare le entrate a causa della scarsità di personale. Naturalmente questi correttivi avrebbero dovuto dare i loro frutti nell’anno 2023 in termini di entrate nelle casse comunali.
La Corte dei Conti con la relazione inviata ieri, non ha ritenuto, nonostante le innegabili criticità ataviche dell’ente, di dichiarare il dissesto proprio perche’ ci sono state una serie di azioni volte e a ridurre le spese e aumentare le entrate. Di contro si è riservata di verificare la situazione dell’anno 2023 con le attività messe in campo dalla nuova amministrazione riservandosi di valutare il rendiconto 2023 dopo l’approvazione in Consiglio Comunale che dovrà avvenire entro il 30 Aprile. L’attuale amministrazione sin dall’insediamento si è caratterizzata per discontinuità rispetto al piano di riequlibrio facendo spese superflue di natura propagandistica, con continue variazioni di bilancio che hanno distratto somme destinate a servizi essenziali per destinarli ad attività ludiche e sproporzionate rispetto alla situazione economico-finaziaria dell’ente. Proprio queste ultime attività (Notte Bianca- 28 settembre- Rassegna natalizia-carnevale-contributi a pioggia alle associazioni) saranno oggetto di profonda riflessione e da scafatese oltre che da ex- sindaco, mi auguro che non siano elementi legittimanti una dichiarazione di dissesto. Chi è causa del piano di riequilibrio non può avere le soluzioni!

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